La valutazione di impatto ambientale (VIA) è una procedura amministrativa strumento di supporto per l’autorità decisionale finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli effetti dell’attuazione o meno di un determinato progetto. Consiste in una procedura di tipo tecnico – amministrativo, svolta dalla pubblica amministrazione, basata su:
- dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell’ambiente;
- dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei progetti;
- previsioni sul comportamento dell’ambiente e interazioni tra progetto e componenti ambientali;
- procedure tecnico-amministrative;
- istanze partecipative e decisionali (partecipazione pubblica);
- sintesi e confronto fra costo del progetto e dei suoi impatti e benefici diretti/indiretti del progetto.
Nella VIA sono valutati e computati effetti diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi. Un problema particolare è posto dalla interazione tra procedura di VIA e Procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale (anche detta IPPC), e viene trattato nel D. lgs. 152/06.
Lo Studio d’Impatto Ambientale è lo strumento attraverso il quale si realizza il processo, poiché fornisce gli elementi necessari per valutare l’interesse per la realizzazione dell’opera nel contesto territoriale pertinente e la sua compatibilità con le programmazioni generali e di settore.
Motiva, inoltre, le ragioni che consigliano il dimensionamento previsto nel progetto escludendo le principali alternative. Fornisce un quadro di riferimento delle condizioni dell’ambiente, in relazione ad ogni elemento pertinente in quanto coinvolto o coinvolgibile (anche presuntivamente) negli effetti diretti ed indiretti del progetto.
A questo fine si producono generalmente schizzi, carte tematiche, mappe con inserimento del progetto e delle opere ausiliarie, foto e restituzioni grafiche del sito ante e post l’intervento stesso e quant’altro necessario alla evidenziazione delle fasi pre e post intervento.